martedì 12 novembre 2013

Photographers.it - Fotografi e Fotografia in Italia - RACCONTARSI ATTRAVERSO L'ARTE , di Francesca Benedetti

Photographers.it - Fotografi e Fotografia in Italia - RACCONTARSI ATTRAVERSO L'ARTE , di Francesca Benedetti

RACCONTARSI ATTRAVERSO L'ARTE

"Rosalba Micaloni premiata c/o Visiva per la foto più bella della 1°Maratona Fotografica Romana "
La Maratona fotografica è una manifestazione estemporanea di Fotografia Digitale organizzata da VISIVA, Via Assisi 117, Roma - aperta a Professionisti e Fotoamatori .
Tenutasi il 20 Ottobre u.s. , nel weekend d’apertura dei Photographers Days.
Ai partecipanti è stato chiesto di realizzare delle immagini su un circuito assegnato dall’organizzazione suddiviso in tre tappe; potendo fotografare liberamente i Figuranti in stile anni ’50 e ’60 al fine di ottenere delle immagini che evochino visivamente quel periodo.
E’ stata data la possibilità a tutti i concorrenti, utilizzando una macchina fotografica di qualsiasi tipo (Reflex, Mirrorless, Compatte e Cellulari), di fare scatti su tre argomenti/categorie (Paparazzi – Turismo – Vintage)
La giuria ha selezionato le 30 foto migliori che sono state esposte nelle gallerie fotografiche Visiva ed il pubblico ha votato tra queste le tre immagini migliori, una per categoria decise dalle votazioni pubbliche sono state ricompensate con 3 workshop di Fotografia in Italia offerti da WWW.VIAGGIOFOTOGRAFICO.IT
Premio speciale: Miglior foto: una tavoletta Grafica Wacom Intuos

Mi complimento con Rosalba e le chiedo di raccontarmi come è andata.
Non avrei mai pensato di vincere – dice Rosalba – su 2000 scatti ne hanno scelti 30 e quando ho visto la mia foto fra quelle 30 ho pensato “ma guarda qualcuno ha fatto una foto uguale alla mia”. Non riesco ancora a crederci – continua Rosalba – non è molto che mi dedico alla fotografia e se non fosse stato per Francesca Benedetti, la mia insegnante, che mi ha trasmesso non solo la tecnica ma la sua umanità, disponibilità e pazienza…non mi ha mai fatto pesare le assenze e i tentennamenti. Ha capito subito che non era per mancanza di volontà se qualche volta disertavo il suo corso o Vi arrivavo affannata. Francesca sa che sono una mamma e una donna che lavora. Prima di tutto viene mia figlia che sta affrontando con il mio aiuto le problematiche per diventare da piccola a una piccola donna. Poi, piano, piano mi sono accorta che quando ero al corso con gli altri allievi le mie preoccupazioni svanivano; che quando cercavo nelle immagini qualcosa che andasse oltre la realtà, che fosse più sottile e leggero, che è questo ci ha insegnato Francesca a leggere con altri occhi, notavo che, come per magia, anche la mia realtà di vita si alleggeriva .
Le chiedo della sua tecnica, visto che non è molto che si dedica alla fotografia.
Vuoi sapere una cosa? – mi dice – Un fotografo mio conoscente( Danilo) proprio la mattina del 27 ottobre u.s. mentre eravamo intenti a fare foto sul pontile di Ostia, mi ha fatto notare, gentilmente, che non tenevo la macchina in modo corretto; ma cosa vuoi che ti dica? Quando sento quel qualcosa che mi nasce dentro e che è così pressante non mi preoccupo di nulla se non di scattare: è come se facessi nascere un bambino dal mio obbiettivo. Ora sono solo felice di aver strappato con fatica quei soldini a fine mese per frequentare il corso di fotografia: una causa così appagante! Perché è così che mi sento.
Non fa fatica Rosalba a raccontare se stessa ed è un piacere ascoltarla.
C’è stata e continua ad esserci in me una metamorfosi. Prima mi sentivo invisibile, prima portavo avanti i miei doveri come un fardello, ora sento che tutto è cambiato. Mi piace quello che faccio, dunque anche le mie relazioni con gli altri sono migliorate. Mettermi in gioco, senza grandi conoscenze nel campo e raccogliere un tale consenso, mi fa sentire molto fortunata, e voglio invitare tutti a provarci almeno una volta << date ascolto a Voi stessi >>.

Lo sento dalla voce di Rosalba e dal fiume di parole che mi arrivano addosso come uno straripamento benefico che la sua vita ha preso un’altra direzione. E’ simile al cambiamento della sua bambina che si sta liberando dall’involucro dell’infanzia per diventare una bella giovane donna, ebbene questo sta succedendo anche a lei e questo processo sarà inarrestabile. Perciò, cara Rosalba, congratulazioni per le tue vittorie e, benvenuta nel FLUISMO.

Con affetto Clara Orlandi e Francesca Benedetti

sabato 21 settembre 2013

Registrazione SIAE "IL FLUIRE DELL'ANIMA" FLUISMO 08/04/2013

Registrazione SIAE "FLUISMO" 17/09/2013

FLUISMO...UNA NUOVA CORRENTE ARTISTICA: Pagina prima ...

FLUISMO...UNA NUOVA CORRENTE ARTISTICA: Pagina prima ...: Pagina prima MANIFESTO DEL FLUISMO Noi, donne e uomini del F...
Pagina prima
MANIFESTO DEL FLUISMO
Noi, donne e uomini del Fluismo vogliamo rappresentare il BELLISSIMO. Non il mondo come è ma come vorremmo che fosse: un mondo pieno di armonia. Vogliamo essere in contatto con quella dimensione di Trascendenza che chiamiamo Dio-divinità-divino a cui tendiamo, affascinati dal mistero che la circonda. In quel mondo che supera i limiti dell’esperienza sensibile, la voce della Trascendenza ci parla attraverso i canali preferenziali propri di ogni individuo, ci invita a spogliarci dei nostri involucri per guardare ed essere guardati con gli occhi dell’Amore. Il Fluismo è nel respiro del prendere e dare, poiché comunicare non significa trattenere ma restituire. Il Fluismo, infatti, indica l’azione del far uscire fuori, per comunicare con, e agli altri, un libero cambiamento, una trasformazione, una catarsi, una evoluzione. L’uomo del Fluismo non è l’uomo dei desideri, delle ansie e dei timori per il futuro, perché egli è già il futuro dal momento che s’è posto sulle spalle il pesante fardello del cambiamento. Per queste ragioni il Fluismo non è per tutti, non è per menti brevi o abbreviate. È necessaria una visione non solo deduttiva ma sensitivo-intuitiva che permetta di guardare oltre. Il Fluismo vuole iniziare un nuovo viaggio: si pone nella sala di attesa per incrociare coincidenze e muoversi nella mappa della specie umana, attraverso la dimensione di Grazia, per incontrare nel suo viaggio Pace, Giustizia, Amore, Verità, per entrare nel fluire dell’Umanità ed avere la capacità di andare sui sentieri del sacro. Il Fluismo si lega a chi gli va incontro, ama l’interculturalità e chi ama studiare e appassionarsi innanzitutto alla ricerca di sé, per ricercare, poi, l’altro. Il Fluismo vuole essere il Vasaio che amalgama la creta, le crete diverse poiché crediamo fermamente che nella diversità dei materiali stia la bellezza. Il Fluismo è la mano con cui forgiamo la realtà presente e futura, considerato che le innumerevoli mani del Fluismo si aprono sulla finestra del mondo. Fluismo è libertà, libertà di scelta: di saper scegliere il bene. Dunque si ricercano qui ragioni, modalità e tecniche di scelta: la scelta di operare attraverso il bene nel presente. Il Fluismo che oggi ci riunisce, dà il benvenuto a tutti coloro che, mossi dal desiderio interiore di porsi in cammino desiderino far parte del mondo di luce e abbracciano le nostre idee. Grazie. Fondatrici del Fluismo: Clara Orlandi, Francesca Benedetti.

venerdì 20 settembre 2013

I TRATTI DELL'ANIMA Se dovessi spiegare in una parola in cosa consiste il mio corso direi che: “I tratti dell’anima” è un volare verso se stessi, un volare verso l’altra parte di noi che ci sorride e ci guida in ogni minuto della nostra esistenza. Qui c’è il vero contatto con la parte pura di noi senza nessun condizionamento. Come lo conduco? Mi piace essere vicina ad ognuno dei partecipanti, mi piace incoraggiarli e condividere i loro stati d'animo. Un giorno una signora partecipò ad un mio corso e dopo la prima lezione mi disse: mi dispiace non sono disposta ad ascoltare gli altri io voglio pensare solo a me egoisticamente parlando, senza sentire quello che hanno da dire le altre persone, ma tu come fai? Non ti stanchi? Perché fai tutto questo? Non ho riflettuto molto per rispondere a questa domanda, perché da sempre, per i miei corsi, come pure per la vita, penso in termini di solidarietà, fare in modo che tutti possano esercitare i propri diritti, di qualsiasi colore, di qualsiasi religione, di qualsiasi credo politico essi siano. Ed è vero che devo dare la possibilità a te, come diceva Voltaire, di esercitarla questa libertà, anche se non coincide con le mie idee, vuol dire prendersi cura, accettare il confronto, spendere del tempo per gli altri. L’uomo è portato ad accumulare per sé e a non occuparsi di altro, di ciò che è scomodo, di come vive il prossimo, perciò la solidarietà significa anche comprensione, significa donarsi, significa sentire nel profondo dell'animo umano senza giudicare, entrare nella storia dell'altro in punta di piedi con estrema umiltà e questo vale per tutti, nessuno escluso, ma ognuno con le proprie qualità, spirituali, posizione sociale e economica. Molte volte bisogna scendere qualche scalino, molte volte bisogna lasciare che qualcun altro lo salga. Spiegare e far comprendere l'amore verso l'altro è un percorso lungo che ognuno di noi dovrebbe intraprendere, l'individualità sta distruggendo il rapporto umano. Questi corsi comprendono l'unione dell'essere in sinergia con se stesso e con l'altro, i nostri colori sono i colori del mondo. Per me, abbracciare il mondo, è come abbracciare e voler bene al mio essere. Saper ascoltare e sentire nel profondo! L'ascolto è una grande dote. Voi tutti siete unici e irripetibili ed ognuno di voi ha immense doti per se stesso e per donarle al bene comune. Non è un caso che questo corso abbia ispirato e faccia parte integrante del Fluismo, un movimento artistico che lascerà una traccia profonda nella storia dell'arte contemporanea. Il Fluismo è per tutti e i tratti dell'anima sua tecnica d'eccellenza, non fa eccezione: tutti, proprio tutti armati di foglio, matita e colori, possono produrre opere come queste.

martedì 10 settembre 2013

FLUISMO...UNA NUOVA CORRENTE ARTISTICA: Periodico telematico di cultura opinione spettacol...

FLUISMO...UNA NUOVA CORRENTE ARTISTICA: Periodico telematico di cultura opinione spettacol...: Periodico telematico di cultura opinione spettacolo Patrizio Imperato di Montecorvino www.romameeting.it I Tratti dell’Anima”, un Cors...
Periodico telematico di cultura opinione spettacolo Patrizio Imperato di Montecorvino www.romameeting.it
I Tratti dell’Anima”, un Corso-percorso rivolto alle persone che propriamente tendono ad una ermeneutica auto-comprensiva del proprio essere qui ed ora e poter leggere i confini di una verosimile ricerca di quel necessario e dovuto senso dell’esserci; dunque, raggiungere dal suo beninteso come il comprendere del suo dinamico e armonico perché. L’autrice, Francesca Benedetti (tel. 3398164805 - E-mail: francescaphoto@virgilio.it), da anni si interessa di questo aspetto ludico, creativo e artistico della fenomenologia umana ed è giunta alla perfettibile formulazione di questo corso-percorso molto apprezzato sia per la sua efficacia, riscontrata da molti dei suoi “allievi” che giungono perciò ad una chiarificazione di senso di quell’orizzonte di vita talora paralizzato da freni emotivo-esistenziali, come dai vissuti trascorsi e talora censurati dall’oblio, che per la sua armonica naturalezza, scevra dai comuni preconcetti ben lungi dai metodi empirici. In una intervista ho chiesto a Francesca Benedetti di volermi spiegare in una parola in che cosa consiste il corso, di seguito la risposta : […] un volare verso se stessi, un volare verso l’altra parte di noi che ci sorride e ci guida in ogni minuto della nostra esistenza. Qui c’è il vero contatto con la parte pura di noi senza nessun condizionamento. Fra gli strumenti adottati vi è il disegno. Infatti, la rappresentazione grafica a mò di getto può favorire il primo incontro con la parte più immediata di se stessi, proprio per la spontaneità esercitata, quale peculiare espressione di firma del proprio animo da capire e scoprire con gli strumenti e l’esperienza offerti in questo campo dalla stessa autrice e fautrice del corso. E’ un tema ricorrente ed aggiungo necessario nell’attuale contesto storico, culturale e spirituale nel quale ciascuno di noi ne vive l’esperienza e molti ne subiscono anche le ingiuste conseguenze, quale effetto di una spirale i cui orizzonti si profilano tenacemente, per quanto apparentemente, a favore dell’individuo; ma pur sempre a danno della eloquente persona che è portatrice della sua irripetibile e dunque storica individualità. Ritornando all’approccio “filosofico” del corso sembra congrua l’implicita constatazione rilevata dalle precedenti edizioni. Provo ad accostare tale assunto in una osservazione teoretica del sotteso principio che sembra emergere anche alla luce di una ermeneutica episteme. Infatti, fra i molti autori, credo probabile e certamente causale a quanto anticipato da Pareyson che ne evidenzia anche i due possibili approcci ermeneutici e cioè, a) che la verità risiede nell’interpretazione come stimolo e norma, senza ridursi ad essa; b) che la verità si dissolve nell’interpretazione qualsiasi esito giustifica, nell’assenza di ogni norma da seguire e di ogni distinzione tra fedeltà e tradimento e fra riuscita e insuccesso. Nel primo caso, cioè fedeli e riuscite, secondo noti studiosi, sono poche, circondate da una folla di discorsi erronei. Nel secondo caso vi sono tante interpretazioni quanto discorsi, e tutte le interpretazioni sono vere; anzi non vi sono verità, ma solo interpretazioni. E’ chiaro che nel primo caso il pensiero ermeneutico è dominato dall’angoscia dell’interpretazione, tanto del rischio del fallimento quanto della responsabilità del tradimento. E’ altrettanto chiaro che nel secondo caso l’indistinzione fra verità ed errore assicura un percorso leggero e confortevole, come personalmente ritengo potrebbe essere introduttivo il corso “I Tratti dell’Anima” di Francesca Benedetti. Il padre fondatore di detta ermeneutica comprensiva è il noto filosofo Friedrich Schleirmacher, poiché ne definisce il campo affermando che: dovunque chi percepisce trovi qualcosa di estraneo nell’espressione dei pensieri per mezzo del linguaggio, lì c’è un problema che egli può risolvere solo con l’aiuto della nostra teoria. l’autore vincola l’ermeneutica al confronto con l’estraneità e con il linguaggio da cui fa derivare una funzione implicita di significato fra questi due ponti. Non da meno è il noto prof. Paul Ricoeur, il quale propone diverse definizioni di teoria delle regole, che presiedono ad una esegesi, cioè all’interpretazione di un testo unico od anche un insieme di segni suscettibili, tali da essere considerati come un testo. Nel suo “Il conflitto delle interpretazioni”, P. Ricoeur così si esprime: si ha “ermeneia” dal momento che l’enunciazione è un cogliere il reale per mezzo di espressioni significanti, e non un astratto di pretese impressioni venute dalle cose stesse. Se nella prima definizione si impegna a cogliere le “intenzioni” del testo e quindi la fedeltà, nell’altra si deve cogliere la creatività, quale percorso non accessorio ma conseguente all’intenzione prosciolta acquisita.

venerdì 24 maggio 2013

FLUISMO...UNA NUOVA CORRENTE ARTISTICA: IL FLUISMO IN 10 DOMANDE

FLUISMO...UNA NUOVA CORRENTE ARTISTICA: IL FLUISMO IN 10 DOMANDE: Il Fluismo in 10 domande, di Caterina Dini per Duilio Litorale D- Da un'idea di Francesca Benedetti e dall'intuizion...

IL FLUISMO IN 10 DOMANDE


Il Fluismo in 10 domande, di Caterina Dini per Duilio Litorale


D- Da un'idea di Francesca Benedetti e dall'intuizione di Clara Orlandi nasce il Fluismo. Cerchiamo di comprendere di cosa si tratta. Eccoci qui con Clara Orlandi co-fondatrice insieme a Francesca Benedetti di questo movimento artistico. Ci può dire come è nato il vostro sodalizio?

R- E' stato un fatto casuale durante uno degli incontri culturali che Grazia Palmieri tiene nella galleria Agostinelli Arte a Dragona dove si espone una collezione stabile di vari stili e autori.
E' lì che ho incontrato Francesca. Il tema del dibattito era l'arte come espressione dell'anima. Tutti portavamo la testimonianza delle personali esperienze artistiche e di vita. Era uno scambio interessante, un arricchimento reciproco. Quando Francesca iniziò a raccontare che da alcuni anni conduceva corsi di Apertura alla creatività io le chiesi subito, senza sapere perchè, di contattarmi quando avesse organizzato il prossimo.

D- So che lei già dipinge ed espone i suoi quadri, come mai ha sentito l'esigenza di tornare a disegnare?

R- Perchè in realtà pur dipingendo non so disegnare, perciò ero fortemente incuriosita dal fatto che Francesca ci diceva che tutti possono disegnare e dunque dipingere.

D- Si, ma come avviene tutto questo?

R- In modo molto semplice. Un martedì pomeriggio mi sono trovata con un pò di persone seduta intorno a un tavolo con un foglio bianco da disegnare armata semplicemente di gomma e matita.

D- Mi può spiegare tecnicamente in poche parole?

R. In pratica sulle note di una musica rilassante, Francesca ti fa chiudere gli occhi; con la sua voce dapprima ti fa abbandonare le sensazioni negative accumulate durante la giornata poi ti trasporta nel tuo mondo parallelo, ogni volta è un esercizio diverso. La cosa straordinaria è che la mano inizia a muoversi libera sul foglio e dà voce al nostro mondo interiore attraverso la mina della matita, come la puntina di un giradischi traccia dei solchi che non sono mai uguali. Poi piano, piano Francesca ci riporta nel presente e quando apriamo gli occhi ci troviamo davanti un foglio pieno di scarabocchi proprio come quelli che fanno i bambini.

D- Come “scarabocchi” Mi vuole dire, ad esempio, che il logo del Fluismo è stato creato così? Come è possibile?

R- Si è proprio così, né più né meno.

D- Ma allora...

R- Allora qui c'è un fatto geniale! Francesca ha il dono di leggerli questo segni il “parlato”, come lei lo definisce può essere semplice oppure su più strati. Il bello è che lei riesce sempre a vedere cosa c'è sotto e ce lo mostra successivamente eliminando i tratti che non servono con la gomma e teniamo quelli rappresentativi, quelli che formano il disegno.

D-Davvero molto interessante, effettivamente così tutti sanno disegnare.

R- Sì ma la magia non finisce qui perchè Francesca ci mette di fronte alla responsabilità di dare il colore ai nostri disegni e lo fa con la tecnica semplice dei gessetti colorati. Per due ore si ritorna bambini dando libero sfogo alla nostra fantasia.

D- Bene, intanto la ringrazio per la sua disponibilità e vorrei concludere con l'ultima domanda. Lei mi ha trasmesso un tale entusiasmo con le sue parole che non mi resta che chiederle. Posso provare anch'io? Prossima intervista a Francesca Benedetti: Come è nato il Fluismo.





Caterina Dini