lunedì 23 febbraio 2015

La neo nata Fluismo Spin Dreams Company è costituita da diversi artisti che vorremmo intervistare e presentarvi uno ad uno.


Questa volta non siamo nel salotto del Fluismo ma ospiti del teatro di Stefano Tomassini dove fervono le prove per Il Sogno del Grande Spirito in cartellone al Teatro Italia il 18 marzo alle ore 21.00, promosso e sponsorizzato dall’ANLAIDS Lazio
La neo nata Fluismo Spin Dreams Company è costituita da diversi artisti che vorremmo intervistare e presentarvi uno ad  uno.
Cristiana Morganti, oltre che essere una valida organizzatrice per tutto ciò che riguarda lo spettacolo, è lei che ha i contatti con l’ANLAIDS, che stabilisce le prove, procura il materiale per la scenografia e i costumi, ecc. ecc., oltre a questo, dicevo, è una delle bravissime cantanti che prenderà parte all’evento perciò le chiedo:
Clara: Chi è Cristiana Morganti? A questa domanda semplice in apparenza Cristiana risponde così. 
Cristiana: Sono una persona piena di vitalità che ama l’arte nei suoi vari aspetti e sfumature. In modo particolare amo il canto a cui mi dedico ormai da molti anni. L’incontro con il canto è stato inatteso e sorprendente.  Ho iniziato questo percorso artistico senza sapere dove mi avrebbe portato. Ed ora questo mondo fa parte di me; io sono il canto. Quando canto un pezzo guardo in un solo punto lontano, non per prendere distanza da chi mi sta intorno ma perché da questo punto parte una bolla vibrante che abbraccia tutti e li trasporta nella mia voce.
Clara: Cosa vuol dire per te cantare?
Cristiana: Vivo la mia arte  come se fossi in un mondo pieno di colori che animano il mio essere. Cantare per me vuol dire vivere, vuole significare un’apertura al mio mondo interiore con la voglia di trasmettere energia. Non salgo sul palco per esibirmi ma per vivere quei momenti, quei minuti di intensa armonia che partono dalla testa e arrivano fino a terra. Una continua emozione poter “parlare” di sé attraverso parole profonde. 
Clara: secondo te qual è la differenza fra cantare e interpretare?
Cristiana: E’ difficile cantare,  ma una volta acquisita la tecnica, è ancora più difficile interpretare il testo della canzone . Ed è proprio questo che spero di fare arrivare all’anima di chi mi ascolta. Io non canto soltanto, ma parlo con le persone che mi circondano.  La magia del canto è meravigliosa, senti il tuo corpo  vibrare  e ti abbandoni nel suo infinito. Ecco cos’è per me il cantare: un filo su cui cammino e da cui non cadrò mai.
Clara: Grazie Cristiana, per la tua disponibilità.
Cristiana: Grazie a voi, e, mi raccomando venite a trovarci in teatro!

Ha una passione Cristiana, lei non lo sa, ma dalla sua voce, da quello che dice, viene fuori una vocazione profonda; il suo è quasi un talento etico – il perché – non saprei dirlo, ma mi parlano i suoi occhi, nonostante la penombra in cui siamo immerse. Lei realizza questa vocazione del canto attingendo ad una forza superiore che le ha regalato questo dono del tutto particolare, nella sua forma più pura, che esula dalla necessità di mettersi semplicemente in mostra. Lei stessa ha affermato di non sapere dove l’avrebbe portata il percorso artistico. Ma ancora qualcosa Cristiana ci vuole regalare: un pensiero poetico per definire la sua musica.

LA VIA  

Avvolta nelle note delle vibrazioni del mio cuore che  mi creano uno stato inebriante di colori sfumati, come la mia voce con cui allieto la mia esistenza. Solo con lei e per lei il mio cuore vibra. Il grande mondo che mi circonda e che mi circonderà per sempre è il mio personale mondo armonico. Venite insieme nel mio mondo, nuotiamo nel lago di musica. Il canto, una nave da prendere, un mare da attraversare nella tranquillità, ma anche nelle bufere, con la consapevolezza che le NOTE sono sempre accanto a me a suggerirmi la VIA giusta da prendere. 

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